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Arundo Donax
Canna domestica


La Canna domestica o Canna comune è una pianta erbacea, graminiforme, eliofila che cresce ai margini dei campi coltivati o lungo gli argini di corsi d'acqua a carattere stagionale.
Il suo culmo, flessibile e resistente, si prestava alla lavorazione per l'ottenimento di svariati oggetti di uso agricolo,pastorale, domestico, artigianale e ludico. Tutto ciò fin quando l'avvento della plastica l'ha escluso quasi del tutto dalla vita quotidiana.

Nel settore agricolo, il culmo si utilizza per costruire:

1) I tutori delle viti (canni ppi 'mpalari),tagliati a scalpello ad una estremità.
2) Gli assi traversi (tramenzi) da porre fra i pali delle pergole rurali.
3) I cosiddetti cannola, sorta di didali usati per proteggere le dita dei contadini, in particolare il mignolo, durante la mietitura. (Foto1)
4) Una serie di oggetti, frutto dell'arte dell'intreccio (Foto 2), quali panieri (Panara) (Foto 3), cofàni (Cufina) (Foto 4), e camicie per bottiglioni ('mpagghiatura)
(Foto 5). In tutti i casi misto a verghe di Salice rosso, Salice bianco,Olmo e Olivastro.

Nel settore artigianale, con la canna si fabbricavano:

1) Un particolare tipo di fiscella (Fascedda) per la ricotta, realizzata con listelli di canna lunghi una ventina di centimetri ed assemblati , a cilindro, attorno a una base circolare di legno di Quercia o d'Olivastro.
2) Un altro tipo di fiscella (Cavagna) per la ricotta, ottenuta anch'essa con listelli di canna, ma riuniti fra loro su un apice, in modo da assumere forma ogivale (Foto 6)
ed avente sezione ellissoidale per occupare meno spazio nelle bisacce.
3) Il soffitto incannicciato ('ncannatu) che si costruiva nel seguente modo: dal colmo del tetto (Lignu 'i colmu) si partivano delle traverse lignee (Trava) che poggiavano sui muri perimetrali. Sopra di essi si posavano per traverso fasci di canne, ripulite delle foglie e tagliate a misura, e venivano disposte "a testa coda"
(na cima e 'nu zuccu) legandole fra loro con spago o fil di ferro. Su tale copertura si stendeva uno strato di calce e, su di esso si poggiavano le tegole.

In campo domestico si realizzavano:

1) L'aspo (Matassaru) per raccogliere il filato di lana o di lino (Foto 7).
2) Il cannello per dare forma alla cialda (Scoccia) che riveste il contenuto del ben noto dolce Siciliano, il cui nome "Cannolu" deriva proprio dalla canna.
3) Il graticcio (Cannizzu) che serviva (ed è ancora utilizzato) per essiccare ,fichi, pomodori, mostarda, cotognata etc...(Foto 8).
4) Il silo casalingo (Cannizzu), utilizzato per conservare i cereali o i legumi (Foto 9) Questo utensile era realizzato da esperti artigiani chiamati "mastri cannizzari".
5) La forcella (Scocca) per appendere e conservare tipi di frutti (Pomodori, Sorbe,Pere etc...) (Foto 10).
6) In passato, per rendere più allettante l'acquisto dei fichi secchi (Passuluna), venivano confezionati originali telai di canne a forma di stella (Cori) (Foto 11) oppure nella cosiddetta "signurina" (Foto 12).

Nel settore ludico-ricreativo la canna serviva a costruire diversi oggetti adoperati come passatempi o come giocattoli.

1) Lo zufolo (Friscalettu)
2) La raganella (Cicala) era un aggeggio che emetteva un suono monocorde
(Foto 13).
3) L'aquilone (Stidda); il classico giocattolo che un tempo si costruiva in casa, con la carta velina colorata, l'amido e due stecche di canna.
4) La cerbottana (Cannolu) per fare le battaglie con i noccioli (Ossa) del Bagolaro (Celtis australis).
5) Lo schioppettino (Scupittedda) si realizzava con un segmento di culmo di canna, lungo circa 60 cm. (Foto 14)

Per quanto strano possa sembrare, la canna ha impieghi anche in medicina popolare. Tagliando trasversalmente una canna all'altezza dei nodi, si trova una leggera membrana bianca (Velu), questa, in caso di necessità, si può usare per fare coagulare il sangue (Stagghiari u sangu) poggiandola sulla ferita.

Quaderni di Botanica Ambientale e Applicata
Editi da Francesco Maria Raimondo a cura dei prof. S Arcidiacono, M. Napoli,
G. Oddo, P. Pavone


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Ditali
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Intrecciatore
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Panara
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Cufinu
Foto 1 Foto 2 Foto 3 Foto 4
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Camice per bottiglioni
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Cavagne
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Matassaru
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Cannizzu
Foto 5 Foto 6 Foto 7 Foto 8
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Silo domestico
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Scocca
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Passuluna
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Signurina
Foto 9 Foto 10 Foto 11 Foto 12
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Raganella
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Schioppettino
   
Foto 13 Foto 14